Dall'autrice di Avevo solo una manciata di stelle, una nuova favola moderna sulla magia che lega bipedi e quadrupedi. Perché nessuno si salva da solo. A guardarlo potrebbe sembrare un luogo come tanti, ma il Bar del Tram - al margine di un ritaglio di verde e lambito dalle rotaie di una vecchia linea di tram, da cui il nome - con la sua area cani è custode geloso di storie di vita in cui bipedi e quadrupedi camminano insieme. Lì, al centro di Roma, infatti, ogni giorno le chiacchiere si mischiano al rumore delle tazzine, le corse gioiose dei cani si alternano all'andirivieni di bizzarri personaggi di quartiere, frequentatori di passaggio e clienti abituali, e dei loro fedeli amici. Vite diverse che s'incrociano in quel luogo quasi sospeso nel tempo, sopravvissuto a inverni freddi e difficoltà econo¬miche, ma che ancora resiste. Complice il lavoro di squadra perfetto di Alberto, cinquantenne taciturno, che con discrezione intrattiene, da dietro il bancone, gli ospiti umani, coccolandoli con gesti esperti che si ripetono almeno da due generazioni, e di Nerone, il suo simil bassotto nero a pelo lungo, che vigila su tutto e tutti, sdraiato sull'uscio con una delle sue immancabili palline smangiucchiate stretta fra le zampe. E in quello scorrazzare di code e intrecciarsi di vite, una cosa è certa: se la giornata è andata male, quando esci da lì, ti senti un po' meglio. Dopo il toccante romanzo Avevo solo una manciata di stelle, ispirato alla storia vera del cane dell'autrice salvato dal canile, Carola Vannini torna a raccontare con freschezza ed empatia lo speciale rapporto che lega umani e cani, con una nuova e delicata favola moderna, per ricordarci che nessuno si salva da solo.
Parte del ricavato verrà devoluto in beneficenza a sostegno dei cani reclusi nei canili italiani.
Carola Vannini
Carola Vannini vive a Roma, dove lavora come architetto e interior designer. La scrittura è sempre stata per lei un sogno nel cassetto. Appassionata di animali e in particolare di cani, si è gradualmente avvicinata al mondo del volontariato e, nel suo piccolo, ha deciso di fare qualcosa. Così è nato il desiderio di adottare Ruby, e poi di scriverne la storia, uscita in libreria per Sperling & Kupfer con il titolo Avevo solo una manciata di stelle.