L'Italia del Novecento raccontata da un cronista d'eccezione. Una cavalcata attraverso il tempo, in cui la rievocazione dei grandi eventi storici e dei loro protagonisti s'intreccia strettamente con le vicende minute di gente comune, gente che come noi ha amato, sofferto, lottato, sperato di vivere prima o poi in un paese "normale". Con il piglio del narratore di razza, Giampaolo Pansa ripercorre la storia italiana in una prospettiva molto intima, quasi famigliare. A condurci per mano lungo i decenni del "secolo breve" sono infatti prima i nonni, poi i genitori dell'autore e, da un certo punto in avanti, lo stesso Pansa, che si rivede bambino, giovane studente, tenace e appassionato giornalista alle prime armi, ritrattista polemico e pungente della società politica, uomo maturo deluso da un paese che non gli piace più.
Giampaolo Pansa
Giampaolo Pansa (Casale Monferrato, 1935), grande firma del giornalismo italiano, ha pubblicato con Sperling & Kupfer romanzi e saggi diventati grandi bestseller, fra i quali Il sangue dei vinti, La Grande Bugia e I Gendarmi della Memoria.