Come la maggior parte dei sudamericani, anche Eduardo Galeano sognava, da bambino, di diventare un grande calciatore e la fama conquistata come scrittore non l'ha guarito dal rimpianto di essere stato «il peggior scarpone » mai comparso sui campetti del suo Paese. La passione, però, è rimasta intatta: non potendola esprimere con i piedi, si è rassegnato a farlo con la penna. Questi racconti, ricordi e appunti, aggiornati fino agli ultimi anni, sono la celebrazione del mondo che gira intorno al pallone, dei suoi protagonisti di ieri e di oggi: i tifosi in eterno pellegrinaggio verso lo stadio; Pelé esultante per il suo millesimo gol al Maracaná; il portiere che, con un solo errore, perde il campionato; Maradona che, con due gol inflitti all'Inghilterra, di cui uno di mano, vendica l'orgoglio argentino ferito a morte alle Malvine. Galeano non nasconde gli aspetti meno luminosi di uno sport che è anche un lucroso affare. Tuttavia, come accade agli innamorati, le irrimediabili miserie non diminuiscono, al suo sguardo, lo splendore di questo gioco, che è festa per gli occhi dello spettatore e allegria delle gambe che sfidano la palla. Fenomeno sorprendente, che ha il potere di avvicinare le sensibilità più diverse, soffocare la ragione e riunire sotto la stessa bandiera uomini in lotta fra loro. Come quando gioca la nazionale e, come per magia, «si ferma il respiro del Paese, tacciono i politici, i cantori e i ciarlatani da fiera, gli amanti frenano i loro amori e le mosche interrompono il volo».
Eduardo Galeano
Eduardo Galeano(1940-2015), nato a Montevideo, in Uruguay, tra il 1973, anno del colpo di stato militare, e il 1985 ha vissuto in esilio in Argentina e in Spagna. Giornalista, saggista e scrittore, ha ricevuto premi prestigiosi, fra i quali l'American Book Award dell'università di Washington e il premio Dagerman in Svezia. In Italia gli sono stati conferiti i premi Marenostrum e Pellegrino Artusi per la Solidarietà, e in Spagna il premio Vázquez Montalbán del Fútbol Club Barcelona. È stato il primo scrittore a ottenere il Cultural Freedom Prize della Fondazione Lannan. Nel 2008 è stato nominato Cittadino Illustre del Mercosur. Delle sue opere, tradotte in varie lingue, Sperling & Kupfer ha pubblicato Le vene aperte dell'America Latina, Giorni e notti d'amore e di guerra, Atesta in giù, Le labbra del tempo, Il libro degli abbracci, Parole in cammino, Specchi, I figli dei giorni e Splendori e miserie del gioco del calcio.