Il giro di boa dell’anno nuovo risveglia in molti il desiderio di cambiare la propria alimentazione. Il motivo per cui si decide di mettersi in gioco non è sempre lo stesso: c’è chi lo fa perché vuole sentirsi più in forma e pensa di cominciare proprio dal cibo per stare meglio; c’è chi ha deciso di volersi più bene ed è convinto che cambiare le proprie abitudini alimentari può fare la differenza; c’è chi è sicuro di non mangiare come si deve e vuole imparare a fare meglio; e poi c’è chi vuole dimagrire.
Secondo la mia esperienza professionale, è quest’ultimo il gruppo pù numeroso che sente la necessità di fare una “dieta” per raggiungere il suo obiettivo. Si pone allora il problema: quale dieta? In effetti in questo campo il panorama è talmente ampio da imbarazzare un profano. Si va dalle proposte più fantasiose (del minestrone, del fantino, del ghiaccio, ecc.) a quelle più classiche (ipocaloriche, Zona, Dukan, Atkins, ecc.) e per un “non addetto ai lavori ” non è facile dirimere la questione. Fermo restando che il problema merita un approccio molto serio e lungimirante, è ovvio che per me la migliore soluzione sia la Zona perché propone un programma davvero vincente, non solo per il dimagrimento, anche per la salute. Comunque è giusto lasciare al libero arbitrio la scelta che però deve cercare di scongiurare i rischi più seri. Ecco allora qualche consiglio:
- – Evitare di assumere farmaci, anche se apparentemente innocui e “naturali”. La loro interferenza con i meccanismi biologici può essere controproducente e persino deludere le aspettative. Senza contare che possono davvero danneggiare la salute.
- – Rifuggire il digiuno. Saltare i pasti in modo ricorrente può far diminuire più il peso che la massa grassa. Si perdono infatti anche i muscoli con il risultato di riprendere peso non appena ci si rimette a mangiare. E prima o poi, succede. Ma non finisce qui perché il digiuno diminuisce il metabolismo e aumenta perciò il rischio di ingrassare nuovamente.
- – Essere molto critici verso le iperproteiche che consentono una perdita di peso in tempi ridotti, ma non risolvono il problema. Oltre al fatto di non poterle seguire per più di un paio di settimane, se si vuole salvaguardare la salute. Sui muscoli, poi, presentano gli stessi effetti del digiuno e inoltre predispongono le cellule adipose ad essere fino a dieci volte più recettive, cosicché una volte smessa la dieta, si ingrassa più di prima.
- – Attenzione alle generiche ipocaloriche che funzionano solo se si è molto giovani perché dopo una certa età non sono più efficaci. Queste diete non agiscono direttamente sui reali motivi biologici per cui si ingrassa, ma li intersecano casualmente cosicché richiedono più sacrifici di quelli realmente necessari per ottenere lo stesso risultato raggiungibile finché la tendenza a ingrassare non peggiora con gli anni. Se impostate male, possono perfino diminuire anche loro la massa muscolare con le conseguenze ben conosciute.
- A mio avviso, la scelta migliore dovrebbe innanzitutto proteggere la salute e non richiedere troppi sacrifici, oltre a garantire una serena vita sociale in cui sapersi destreggiare tra le varie situazioni e, perché no, le tentazioni da soddisfare ogni tanto. Impegnarsi a capofitto in un progetto per raggiungere velocemente il peso desiderato, può costare molto caro e soprattutto non insegna come mantenere il risultato.
- Molto meglio sarebbe accettare che l’organismo dimagrisca secondo un ritmo naturale (più o meno mezzo chilo alla settimana) con un metodo che prima di tutto educhi alla sana e corretta alimentazione e contemporaneamente faccia dimagrire. Poi basterà seguire blandamente quanto imparato per non avere mai più bisogno di fare diete.