Toni Morrison
5 aprile 2020
Anche oggi vogliamo ricordare Toni Morrison, e questa volta lo vogliamo fare attraverso uno dei suoi ultimi libri, L’origine degli altri. Nel libro sono raccolte alcune lezioni che Morrison ha tenuto a Harvard, nelle quali l’autrice descrive, racconta e spiega come è nato nella storia e come continua a nascere il bisogno di Alterità. Un testo veramente affascinante, lucidissimo e accuratamente documentato su un aspetto della natura umana al quale non pensiamo di continuo, e che pure passa attraverso le nostre parole di tutti i giorni (bullismo, razzismo, sessismo, non mancano altri ismi). A commentare le riflessioni illuminanti di Toni Morrison, poi, ci sono l’introduzione di Ta-Nehisi Coates e quella all’edizione italiana di Roberto Saviano, che conferma l’universalità del discorso della scrittrice. Il testo è breve, se avete un po’ più di tempo ve lo consigliamo con tutto il cuore. E per incoraggiarvi, qui di seguito vi proponiamo un breve estratto.
Restiamo a casa, restiamo svegli, leggiamo.
Gli estranei non esistono. Esistono solo versioni di noi stessi: molte non le abbiamo accolte, dalla maggior parte cerchiamo di proteggerci. Perché l’estraneo non è straniero, è lì per caso; non ci è alieno ma di lui ci si ricorda; ed è la casualità dell’incontro con una versione già nota – benché non riconosciuta – di noi stessi a scatenare un moto di allarme. A indurci a respingere quella figura e le emozioni che provoca – specie se queste emozioni sono profonde. Ed è per lo stesso motivo che desideriamo possedere, governare e amministrare l’Altro. Per romantizzarlo, se possiamo, così da farlo rientrare nel nostro gioco di specchi.