Nella mia vita ho deciso di fare il medico, ma ho scritto da quando ho imparato a tenere in mano la penna.
E ho letto, tanto. Prima o poi, questo l’ho sempre saputo, avrei avuto un mio romanzo da mettere nel cassetto, con la speranza, chissà… Quello che non sapevo è che un giorno avrei scoperto il Women’s Fiction Festival e la sua “Borsa del Libro”. E non sapevo nemmeno che, proprio lì, tra i sassi di Matera, un’editor di Sperling avrebbe mostrato interesse per quel romanzo che, infine, avevo scritto davvero.
Una villa abbandonata a Capri, un attore italiano degli anni ’60, uno spunto cinematografico… e la storia era venuta da sé. Ma La seconda estate non ha mai riposato in nessun cassetto.
Da Matera non è più tornato indietro, ha intrapreso un viaggio che lo ha portato nel luogo in cui ogni romanzo vorrebbe arrivare. I sogni si possono realizzare, sì. E se ve lo dice un’oculista con la passione per la penna, che da aspirante scrittrice, in meno di un anno è diventata un’autrice pubblicata… beh, potete crederci!
Cristina Cassar Scalia