Continuano i nostri appuntamenti con Marcello Bramati e Lorenzo Sanna. Dopo l’introduzione e dopo aver parlato di elementari e medie, oggi si parla dei compiti estivi assegnati dalla scuola superiore.
Innanzitutto occorre distinguere tra le diverse formule di questi compiti: esistono compiti per l’estate per chi potrà occuparsi del rientro a scuola a metà settembre, già promosso e ammesso alla classe successiva, esistono compiti per il “sostegno” o il “rinforzo”, per chi è stato promosso e ammesso, ma dovrà lavorare un po’di più per colmare alcune lacune dell’anno appena trascorso, esistono infine i compiti per chi ancora non è stato promosso e ha “il giudizio sospeso” e ai compiti dovrà aggiungere la frequenza di corsi di recupero a giugno e un esame all’inizio di settembre. Il giudizio sospeso è indubbiamente un peso e non “andare ai supplementari” sarà uno degli obiettivi del prossimo anno scolastico, che dura 9 mesi e che deve e può terminare anche ad inizio giugno, senza un supplemento di ansia e di fatica.
Programmare per non ridursi all’ultimo; programmare e studiare per tempo e nei tempi giusti per strutturare il mese di giugno, collaborando con la scuola in altre opportunità, tra stage, alternanza scuola-lavoro o soggiorni studio all’Estero, senza l’ennesimo corso di recupero. Programmare da settembre per evitare che l’ultimo voto sia drammaticamente decisivo.
Partiamo quindi dal mese di giugno, tra meritato riposo, uno “stacco” necessario e proposte formative; a giugno lo studente può godersi casa, città e amici, cercare un “lavoretto”, occuparsi degli altri, partendo dalla famiglia. A giugno bisogna raccogliere con ordine il materiale del lavoro estivo, andare in libreria ed occuparsi dei consigli (o degli obblighi) di lettura e dedicare una giornata ad una realistica programmazione dello studio estivo, che potrà partire da luglio.
A luglio si può cominciare con i primi esercizi di matematica o di chimica, con le prime versioni, per chi avrà latino, o greco, soltanto la mattina, un giorno sì e un giorno no, per non perdere il ritmo, per non perdere il senso dello studio, sfruttando un tempo più ampio, senza scadenze e senza ansie.
Ad agosto il lavoro continua, anche se ci saranno sicuramente due settimane in cui il relax ed il viaggio saranno prioritari; in queste due settimane, in valigia si potrà portare un libro, o due, lasciando a casa vocabolari e libri di testo.
A settembre occorre fare tutto il riscaldamento affinché il primo giorno di scuola non colga i protagonisti assonnati, impreparati al ritmo, senza compiti, senza voglia, con la sola possibilità di fare un confronto tra settembre e agosto e…intristirsi. A settembre, pertanto, è bene allenarsi sul ritmo: un po’ di lavoro al mattino e un po’ al pomeriggio, andando a riprendere confidenza con le nozioni fondamentali di ogni materia, con la scrittura a mano, con i quaderni dell’anno precedente, con la posizione composta al tavolo. E’ esattamente come il riscaldamento prima di una partita, o prima di una corsa: entrare in campo “freddi” può portare a farsi male, o quantomeno a non dare il meglio.
Ci vediamo tra qualche giorno, per parlare dell’estate dei sospesi.