Ho scalato il Cervino la prima volta 25 anni fa: non mi è piaciuto e non pensavo che ci sarei mai tornato. Ma, come si dice, chi disprezza compra.
Il Cervino è troppo star, troppo icona, troppo leggenda per essere ignorato. Troppo bello, in senso assoluto. E alla fine ci sono tornato per fare, questa volta, una scalata ben più lunga e difficile. Lunga perché è durata quasi un anno. Difficile perché, oltre a cimentarmi di nuovo con le creste della montagna, ho voluto seguire, quasi pedinare i passi dei pionieri e dei grandi alpinisti che in un secolo e mezzo hanno firmato le più grandi imprese, da Whymper a Carrel, da Bonatti a Hervé Barmasse.
Ho cercato di scoprire le loro motivazioni, le passioni, i sentimenti (anche quelli meno nobili). Ho messo mano, di nuovo, a quella roccia non sempre solida e mi è sembrato, per un attimo, di averne toccato la verità.
Paolo Paci