Ricordate il celeberrimo refrain «Niente sesso, siamo inglesi», titolo di una fortunata commedia che nel 1971 conquistò Londra e il primato delle repliche? Ebbene, niente potrebbe essere più lontano dai gusti dei britannici. Semmai, come suggerisce il titolo di questo saggio di Antonio Caprarica, è vero l’esatto contrario.
Per centinaia di anni, prima che l’irreprensibile Vittoria confinasse le gioie del sesso al letto coniugale, a nessuno mai sarebbe venuto in mente di associare l’immagine dell’inglese con la castità e l’astinenza. Infatti nella storia dell’isola non è difficile incappare in vescovi che riscuotono l’affitto dei bordelli, prostitute che frequentano la Corte, maîtresse che inventano eccitanti torture, nobili che mettono a repentaglio la propria reputazione nei «club sodomiti».
Il vero carattere degli inglesi, con la loro sfrenata passione per il sesso, lo scoprirete nel racconto che state per leggere, dove il sesso proclama la sua vittoria tra amorazzi principeschi, commerci miserabili e avventure esilaranti.